Durante la Prima Guerra Mondiale si rese necessario rendere meno disagiata la vita dei soldati al fronte. In tutta Italia nacquero dei comitati per la preparazione di pacchi dono, una pratica che il Gen Diaz incoraggiò in particolare per ricreare un clima di fiducia dopo Caporetto.
Alla distribuzione partecipavano anche i civili e nell’attività si distinse, fra gli altri, il Touring Club Italiano.
I pacchi dono contenevano generi di conforto (tabacco, dolciumi), indumenti (soprattutto calze), e scaldaranci, rotolini di carta di circa 3 x 3 cm, impregnati di cera o paraffina, che si accendevano con facilità e consentivano di riscaldare rapidamente il rancio nella gavetta.
Qualcosa del genere si trova anche oggi nelle razioni da combattimento.
Fra le immagini proposte inseriamo un anaglifo, che visionato con gli occhiali rosso-blu consente la visione in 3D dell’immagine stereoscopica da cui proviene.