I Soci della Sezione di Milano possono utilizzare la funzione “Salta la coda” per iscriversi in autonomia online alle sole gite giornaliere.
Scopri i posti disponibili per le prossime escursioni
10 febbraio – ciaspolata – Rifugio Vodala e Sella Vaccarizza
17 febbraio – ciaspolata – Rifugio Arp
24 febbraio – ciaspolata – Rifugio Myriam
2 Marzo – Pietra Parcellara
9 Marzo – Monte Capenardo
16 Marzo – Monte Rodondone
23 Marzo – Monte Nudo
6 aprile – Monte Omo
13 aprile – Manico del Lume
20 aprile – Val di Cama e Lago di Cama
4 maggio – Monte Cordona
11 maggio – Monte Ravinet
25 maggio – Giro delle 5 Vette
1 giugno – Creste della Mughera
8 giugno – Cima di Menna
15 giugno – Testa del Mater
22 giugno – Becca d’Aver
29 giugno / 1 luglio – Cima Alta Piatta,Croda dei Baranci e Traversata Tre Cime di Lavaredo
6 luglio – Traversata bassa del Pizzo Arera – Sentiero dei Fiori
12-13-14 luglio – Cima Libera (Wilder Freiger)
20 luglio – Galehorn
30 luglio – 4 agosto – Trek ferrate Pale di S.Martino
7-8 settembre – Blinnenhorn e Punta dei Camosci
14 settembre – Col de la Seigne
21 settembre – Cima Tonale
28 settembre – Maderhorn
12-13 ottobre – Traversata Alta delle Grigne
19 ottobre – Grotta dei Pagani
26 ottobre – Monte Ebro
16 novembre – Escursione finale con pranzo e premiazioni
9 novembre – Monte Megna
NOI STIAMO GIÀ PARTENDO
Le escursioni sono per i Soci CAI. Iscriviti per non perdere la nostra prossima gita in montagna!
Per i corsi di Escursionismo contattare la Scuola escursionismo Pippo Bianchi
Regolamento
Tutte le informazioni utili (prenotazioni, orari, rinunce, variazioni) per partecipare alle nostre escursioni.
REGOLAMENTO DI PARTECIPAZIONE ALLE ESCURSIONI
- La partecipazione alle escursioni è libera ai Soci di tutte le sezioni del CAI in regola col bollino dell’anno in corso ed anche ai non Soci CAI. Questi ultimi dovranno pagare un costo in più di 12 euro/giorno relativamente alla quota di assicurazione obbligatoria.
– L’escursione si effettua con il pullman, con orari e specifiche come da programma. Salvo casi eccezionali, che vanno autorizzati dal Responsabile dell’escursione, i partecipanti non possono recarsi sul punto di inizio dell’escursione con mezzi propri.
– I minori di anni 18 possono partecipare all’escursione solamente se accompagnati o autorizzati per iscritto da chi esercita la responsabilità genitoriale. Tuttavia, è sempre il Responsabile dell’escursione che deve concedere parere favorevole. - Le iscrizioni sono limitate ad un numero fisso di posti. I Soci della Sezione di Milano hanno la precedenza in caso di liste di attesa. Le iscrizioni sono valide solo se accompagnate dalla relativa quota; si chiudono di regola entro le ore 19 del venerdì precedente l’escursione e possono essere protratte per il completamento dei posti disponibili esclusivamente telefonando direttamente agli accompagnatori. In questo caso l’iscrizione è possibile solo per i Soci, che dovranno saldare la quota direttamente sul pullman al responsabile del gruppo previa esibizione della tessera CAI con bollino dell’anno in corso. Se il socio non si presenterà sarà comunque tenuto a versare la quota. Ogni partecipante è tenuto a ritirare il programma all’atto dell’iscrizione o visionarlo sul sito.
- Il giorno di apertura delle iscrizioni le prenotazioni sono accettate con riserva fino al saldo della quota di partecipazione che deve essere versata entro il giorno seguente; dopo tale termine la prenotazione sarà annullata. Si ricorda che le iscrizioni vengono aperte 2 settimane prima per le escursioni di una singola giornata e un mese prima per i weekend. Per quanto riguarda i trekking fanno riferimento i programmi specifici che saranno messi a disposizione in segreteria e sul sito web.
- In caso di rinuncia alla partecipazione, entro le ore 19 del primo venerdì successivo all’apertura iscrizioni per le escursioni di 1 giorno e del secondo venerdì successivo all’apertura delle iscrizioni per le escursioni di 2 o più giorni, la quota già versata verrà restituita senza la necessità di avere un sostituto in lista di attesa. Successivamente è ammessa solo e soltanto la sostituzione secondo le seguenti modalità:
- telefonando in segreteria sempre che la stessa abbia la possibilità di occupare con altro partecipante il posto lasciato libero. (Lista di attesa);
- telefonando agli accompagnatori, che verificheranno la possibilità di occupare con altro partecipante il posto lasciato libero (Lista di attesa). In tutti gli altri casi non verrà risarcita la quota d’iscrizione. In tutti gli altri casi non verrà risarcita la quota d’iscrizione.
- Il rimborso relativo ai trekking di Agosto ed Extraeuropei sarà regolamentato dal programma specifico.
- Il Socio è obbligato a presentarsi in segreteria entro e non oltre 30 giorni dall’escursione disdetta, per aver diritto alla riscossione della quota versata, pena la perdita della stessa. Non sono possibili recuperi, transazioni e qualsiasi altra modalità che possa tenere in sospeso del denaro tra la segreteria ed il Socio stesso.
- Può essere prevista la formazione di più gruppi con diversi programmi. Per ogni gruppo verranno nominati due accompagnatori.
- La Commissione Escursionismo si riserva di variare il programma e la meta dell’escursione: a tal fine ogni partecipante all’atto dell’iscrizione dovrà segnalare il proprio recapito telefonico ed una e-mail, per le necessarie comunicazioni.
- Gli accompagnatori guidano il gruppo nell’escursione, curano il rispetto degli orari, la sistemazione dei pernottamenti nei rifugi e tutto quanto serva al felice esito dell’escursione. Hanno facoltà per ragioni tecniche, logistiche, o di sicurezza, di modificare i percorsi, gli orari, le soste e di interrompere il proseguimento dell’escursione. L’accompagnatore può nominare dei collaboratori nel numero sufficiente ad assicurare il buon andamento dell’escursione.
- È fatto obbligo a tutti l’uso di un equipaggiamento adatto al tipo di percorso, come indicato nel programma delle singole escursioni. L’accompagnatore può in ogni momento non ammettere alla partecipazione chi non ritenga opportunamente equipaggiato. Tutti i soci partecipanti all’escursione sociale devono avere con sé la propria tessera associativa, con bollino dell’anno in corso o la ricevuta del versamento.
- Dai partecipanti si esige un contegno disciplinato; essi devono attenersi scrupolosamente alle istruzioni che vengono impartite dai coordinatori e dai collaboratori. L’itinerario è vincolante per tutti i partecipanti; è esclusa la possibilità di attività escursionistica individuale, o l’allontanarsi dalla comitiva, salvo l’autorizzazione degli accompagnatori.
- La Commissione Escursionismo, sentito il rapporto degli accompagnatori ha facoltà di escludere da escursioni successive coloro che non si siano attenuti alle norme del presente Regolamento, alle disposizioni degli accompagnatori, nonché a quelle dell’Art.9 Comma 2 dello Statuto del CAI. Su eventuali reclami contro i provvedimenti di cui sopra decide il Consiglio Direttivo della Sezione.
- Oltre a quanto previsto nel presente Regolamento, l’accompagnatore ha il compito di prendere i provvedimenti cui ritiene opportuno. Tali provvedimenti sono vincolanti per i componenti la comitiva.
- Con l’iscrizione all’escursione i partecipanti accettano le norme del presente Regolamento, e dichiarano di essere stati edotti sulle note relative al “DOVERE DI INFORMAZIONE e CONSENSO INFORMATO” disponibili in Sezione e sul sito internet del CAI Milano.
Regolamento per iscrizioni escursioni di più giorni (MINI TREK)
Nel programma annuale delle uscite organizzate dalla Commissione Escursionismo, sono previste alcune uscite di più giorni (Mini Trek) con relativo pernotto solitamente in rifugio.
Queste escursioni hanno un regolamento che si differenzia in parte, o meglio si integra, con il Regolamento generale relativo alle escursioni da noi organizzate. Per i trekking extraeuropei leggete la sezione a loro dedicata.
L’apertura delle iscrizioni per le escursioni di 2 o più giorni (Mini Trek) è solitamente fissata 1 mese prima della data prevista. Il giorno dell’apertura è pubblicato sul sito.
Il primo giorno di iscrizione è fissato alle ore 21 del martedì serata di apertura della sezione ai soci.
Per iscriversi al primo giorno è necessaria la propria presenza o quella di una persona delegata.
È possibile solo la propria iscrizione, iscrizioni di due o più persone non potranno essere accettate. Non saranno accettate iscrizioni telefoniche.
A partire dal giorno successivo al primo sarà possibile iscriversi con le medesime modalità previste per le escursioni giornaliere.
Per eventuali rinunce, pagamenti ed altro vale il regolamento generale previsto per le escursioni.
Per le escursioni che prevedono uscite in ferrata o con particolari difficoltà, l’iscrizione sarà possibile previo colloquio con gli accompagnatori, i quali, a loro insindacabile giudizio, potranno accettare o meno l’iscrizione.
Qualora ci fossero più persone idonee rispetto ai posti disponibili, si darà precedenza ai Soci CAI Milano e a coloro che hanno frequentato maggiormente le attività escursionistiche.
La Commissione Escursionismo CAI Milano
Indicazioni per TREKKING EXTRAEUROPEI
La Commissione Escursionismo del CAI Milano organizza ogni anno un trekking extraeuropeo che consenta ai soci di poter esplorare montagne e luoghi lontani da noi.
Le mete, stabilite di anno in anno, sono normalmente dei trekking a circuito in zone particolarmente famose a cui, caratteristica peculiare dei trek di CAI Milano, si aggiunge sempre la possibilità, facoltativa, di raggiungere una vetta importante posta lungo il circuito stesso.
Le difficoltà sono quelle tipiche di questi trek, ovvero è richiesta una buona preparazione atletica e capacità di accettare i disagi che questo tipo di percorsi soffrono.
Inoltre, visto che spesso questi percorsi si svolgono in alta quota (anche oltre i 5.000 metri di altitudine) è necessario verificare sempre di non avere controindicazioni mediche nell’affrontarli.
Spirito di gruppo e di avventura completano le doti necessarie per poter godere appieno questi trekking. L’esperienza e le amicizie che si creano durante i giorni di un trek di questo tipo arricchiscono il proprio patrimonio personale spesso molto oltre le proprie aspettative.
Cosa portare in escursione
Scarponi, zaino, abbigliamento e accessori per partecipare in totale sicurezza alle nostre escursioni.
- un copricapo (un berrettino o meglio un cappello) che possa proteggere la testa dal sole ma anche dal freddo;
- dei guanti solitamente in pile o materiale caldo e leggero;
- un maglione termico o pile (tessuto sintetico molto leggero e caldo);
- una giacca per proteggersi dalla pioggia (detta spesso “guscio”) in materiale traspirante ed impermeabile (ad esempio Gore-Tex® o materiale equivalente);
- occhiali da sole, da scegliersi tra quelli indicati per la montagna con alto grado di protezione UV ovvero grado 3 (gli occhiali da sole sono normati in funzione del grado di protezione). Tenete presente che in quota l’esposizione ai raggi UV è più elevata che al livello del mare.
Classifica difficoltà
Dal sentiero turistico alle escursioni per esperti fino alle vie ferrate: come scegliere le escursioni più adatte al tuo livello di preparazione.
La classificazione CAI nella definizione delle difficoltà in escursionismo
IL SENTIERO – Definizioni
Nel diritto italiano, almeno nella sua accezione di norma scritta, sia nella legislazione nazionale, sia in quella regionale (in Lombardia è in discussione un progetto di legge regionale sui sentieri), non si offre alcuna disciplina specifica riguardo la realizzazione e la manutenzione dei sentieri e anche i contributi della dottrina, in materia, scarseggiano.
L’unica definizione giuridica di “sentiero” la troviamo nel Codice della Strada il quale, all’art. 3 (Definizioni stradali e di traffico), comma primo, n. 48, definisce: “Sentiero (o mulattiera o tratturo), strada a fondo naturale formatasi per effetto del passaggio di pedoni e di animali”. Purtroppo non vi si fa seguire un’apposita disciplina e il termine utilizzato (“strada”) potrebbe indurre qualche interprete a estendere ai sentieri le norme del Codice in fatto di strade.
Dalla giurisprudenza emergono altre definizioni e il “sentiero” è individuato in quel tracciato che si forma naturalmente e gradualmente per effetto di calpestio continuo e prolungato (CASS. Maggio 1996 n. 4265) ad opera dell’uomo o degli animali, in un percorso privo di incertezze e ambiguità, visibile e permanente (CASS. 29 agosto 1998 n. 8633; CASS. 21 maggio 1987 n. 4623). Con lo scopo di definire meglio le diverse tipologie di sentiero riscontrabili e suggerire al contempo l’interesse prevalente e il grado di difficoltà nella percorrenza dell’itinerario rappresentato dal sentiero stesso, la Commissione Centrale Escursionismo del Club Alpino Italiano ha individuato quattro sigle che differenziano l’impegno richiesto dagli itinerari di tipo escursionismo. La scala CAI è utile sia per distinguere il diverso impegno richiesto da un itinerario che per definire chiaramente il limite tra le difficoltà escursionistiche e alpinistiche.
Difficoltà T
Sentiero turistico
Itinerario su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono di solito sotto i 2.000 metri di quota.
Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.
Difficoltà E
Sentiero escursionistico
Itinerari che si svolgono su sentieri di ogni genere oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, petraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi ne impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano dell’utilizzo di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.).
Richiedono un certo senso dell’orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. E’ il tipo di sentiero maggiormente presente sul territorio e più frequentato e rappresenta il 75% degli itinerari dell’intera rete sentieristica organizzata.
Difficoltà EE
Sentiero per escursionisti esperti
Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari:
– sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti);
– terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.);
– tratti rocciosi, con brevi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minore impegno).
Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci.
Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbracatura, corda).
Difficoltà EEA
Via ferrata o attrezzata
Itinerario che si svolge su pareti rocciose o su aeree creste e cenge, preventivamente attrezzate con funi e/o scale senza le quali il procedere costituirebbe una vera e propria arrampicata. La sigla si utilizza per certi percorsi attrezzati o vie ferrate al fine di preavvertire l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione.
Richiede adeguata preparazione ed è inoltre necessario conoscere e saper utilizzare l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbracatura, corda).
Le vie ferrate EEA sono poi suddivise in 5 scale crescenti di difficoltà globale da F (facile) a ED (estremamente difficile).
Accompagnatori Commissione Escursionismo
Nel diritto italiano, almeno nella sua accezione di norma scritta, sia nella legislazione nazionale, sia in quella regionale (in Lombardia è in discussione un progetto di legge regionale sui sentieri), non si offre alcuna disciplina specifica riguardo la realizzazione e la manutenzione dei sentieri e anche i contributi della dottrina, in materia, scarseggiano.
L’unica definizione giuridica di “sentiero” la troviamo nel Codice della Strada il quale, all’art. 3 (Definizioni stradali e di traffico), comma primo, n. 48, definisce: “Sentiero (o mulattiera o tratturo), strada a fondo naturale formatasi per effetto del passaggio di pedoni e di animali”. Purtroppo non vi si fa seguire un’apposita disciplina e il termine utilizzato (“strada”) potrebbe indurre qualche interprete a estendere ai sentieri le norme del Codice in fatto di strade.
Dalla giurisprudenza emergono altre definizioni e il “sentiero” è individuato in quel tracciato che si forma naturalmente e gradualmente per effetto di calpestio continuo e prolungato (CASS. Maggio 1996 n. 4265) ad opera dell’uomo o degli animali, in un percorso privo di incertezze e ambiguità, visibile e permanente (CASS. 29 agosto 1998 n. 8633; CASS. 21 maggio 1987 n. 4623). Con lo scopo di definire meglio le diverse tipologie di sentiero riscontrabili e suggerire al contempo l’interesse prevalente e il grado di difficoltà nella percorrenza dell’itinerario rappresentato dal sentiero stesso, la Commissione Centrale Escursionismo del Club Alpino Italiano ha individuato quattro sigle che differenziano l’impegno richiesto dagli itinerari di tipo escursionismo. La scala CAI è utile sia per distinguere il diverso impegno richiesto da un itinerario che per definire chiaramente il limite tra le difficoltà escursionistiche e alpinistiche.
Difficoltà T
Sentiero turistico
Itinerario su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono di solito sotto i 2.000 metri di quota.
Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.
Difficoltà E
Sentiero escursionistico
Itinerari che si svolgono su sentieri di ogni genere oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, petraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi ne impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano dell’utilizzo di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.).
Richiedono un certo senso dell’orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. E’ il tipo di sentiero maggiormente presente sul territorio e più frequentato e rappresenta il 75% degli itinerari dell’intera rete sentieristica organizzata.
Difficoltà EE
Sentiero per escursionisti esperti
Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari:
– sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti); – terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.); – tratti rocciosi, con brevi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minore impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci.
Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbracatura, corda).
Difficoltà EEA
Via ferrata o attrezzata
Itinerario che si svolge su pareti rocciose o su aeree creste e cenge, preventivamente attrezzate con funi e/o scale senza le quali il procedere costituirebbe una vera e propria arrampicata. La sigla si utilizza per certi percorsi attrezzati o vie ferrate al fine di preavvertire l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione.
Richiede adeguata preparazione ed è inoltre necessario conoscere e saper utilizzare l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbracatura, corda).
Le vie ferrate EEA sono poi suddivise in 5 scale crescenti di difficoltà globale da F (facile) a ED (estremamente difficile).
Per informazioni su iscrizioni e attività
e-mail: [email protected]
oppure chiama
segreteria
Seguici su Facebook!
Per i corsi di Escursionismo contattare la Scuola Escursionismo Pippo Bianchi