PRESENTAZIONE CORSO ARRAMPICATA LIBERA 2024
ParraInFesta! 2024
Corso di alpinismo 2024
Presentazione corso di Alpinismo 2023
Corso di alpinismo (A1)
31° Corso di Arrampicata Libera 2022
ATTIVITÀ
La Scuola Parravicini è il riferimento tecnico interno al Cai Milano per quanto riguarda alpinismo e arrampicata su roccia e ghiaccio.
Organizziamo ogni anno corsi di alpinismo e arrampicata libera per avvicinare a queste stupende discipline chi voglia scoprirle.
Le attività sono rivolte a tutti i soci del CAI.
SCUOLA
La Scuola Nazionale di Alta Montagna Agostino Parravicini è una delle scuole di alpinismo più antiche e storiche del CAI e d’Italia e fu fondata nel 1936 all’indomani della morte del giovane Agostino Parravicini che perse disgraziatamente la vita poco più che ventenne nel 1935 tentando la salita dello spigolo Sud della Cima di Zocca.
Da allora la scuola ed i suoi istruttori dedicano il proprio impegno, il loro tempo e le loro energie a insegnare ad arrampicare su roccia e ghiaccio e a trasmettere la loro passione per la montagna.
In questi 80 anni di attività della scuola le tecniche di arrampicata e gli insegnamenti della scuola sono indubbiamente cambiati. Attualmente la scuola dedica il proprio impegno in ugual misura all’alpinismo e all’arrampicata libera organizzando in entrambe le discipline corsi aperti a tutti gli appassionati e a quanti siano interessanti e vogliano avvicinarsi alla meraviglia dell’alpinismo.
MISSION
I nostri obiettivi sono:
- Promuovere e diffondere la cultura della sicurezza e della prevenzione degli incidenti in ambiente montano;
- Trasmettere passione ed entusiasmo per l’arrampicata, l’alpinismo e il gesto arrampicatorio, dimostrando che la montagna, con le necessarie prudenze, è una fonte inesauribile di divertimento e libertà;
- Promuovere l’attività alpinistica e arrampicatoria in montagna, sia per quanto riguarda l’alpinismo che per l’arrampicata libera;
- Diffondere la cultura, l’etica e i valori tipici dell’ambiente e della cultura alpina, così come riconosciuto dal Club Alpino Italiano;
- Svolgere attività di formazione sulla tecnica individuale di arrampicata, sulle manovre e le conoscenze necessarie per la progressione in cordata, sia su roccia che su ghiaccio
STORIA
La storia della Scuola Nazionale d’Alta Montagna del CAI più vecchia di Italia è un viaggio e come ogni viaggio parte da una stazione, la SUCAI: Stazione Universitaria del CAI a Milano.
La SUCAI, fondata nel 1906, era la sezione universitaria milanese del CAI; ne faceva parte il giovane arrampicatore Agostino Parravicini che poco più che ventenne perse disgraziatamente la vita nel 1935 sullo spigolo sud della Cima di Zocca cercando di compierne la prima ascensione.
In sua memoria l’anno successivo (1936) in seno alla SUCAI nacque la prima Scuola Nazionale d’Alta Montagna del CAI per opera di alcuni suoi membri tra cui Pompeo Marimonti e Carletto Negri, rispettivamente primo e secondo direttore della Scuola.
La prima ascensione dello spigolo sud della Cima di Zocca venne realizzata da Cazzaniga, Dell’Oro e Tizzoni nel 1937 che ne dedicarono il nome ad Agostino.
La Scuola Parravicini fin da subito si affermò fortemente in ambito regionale e nazionale per via della grande attività formativa svolta con i propri corsi e l’attività personale di alto livello dei propri istruttori e dei propri allievi. Basti pensare che nell’ambito del corso invernale del 1941 venne realizzata la prima ascensione invernale della Parete Nord della Punta Cadini; la realizzazione, di grande levatura per l’anno di apertura, arrivò ad avere una risonanza anche su quotidiani nazionali.
Nel dopoguerra e fino agli anni ‘60, oltre a mantenere un alto livello nell’attività personale dei propri istruttori (sarebbe ingiusto non ricordare la prima ascensione invernale della Osio Canali al Pizzo Torrone Orientale), la Parravicini organizza sempre più corsi su roccia e ghiaccio tra cui anche molti “intensivi” con permanenza stanziale in un determinato posto (Rif. Ventina, rif. Tartaglione, val Veny). Questi anni della Scuola furono caratterizzati dalla presenza al suo interno di Romano Merendi (anni ’50) e di cinque grandi accademici che contribuirono fortemente al suo sviluppo: Guido della Torre, Giambattista Cesana, Pino Gallotti, Piero Contini e Franco Piccinini.
L’attività della Parravicini e dei propri istruttori non si limitò all’ambito nazionale, ma fin dagli anni ‘60 si sviluppò anche all’estero con la prima grande spedizione della Scuola in Groenlandia del 1964 in cui vennero aperte numerose vie nuove dando anche nuove denominazioni topografiche a montagne inviolate.
Nel 1969 con la chiusura della SUCAI la Parravicini rimase orfana e venne adottata dalla Sezione CAI Milano all’interno della quale svolge tuttora la propria attività. I successivi anni ’70 videro un grande impegno nell’attività della scuola da parte di un altro grande accademico, Tino Albani, che insieme a Renato Moro, Angelo Villa e Giampietro Rodari resero la Parravicini sempre più visibile ed importante nel panorama alpinistico milanese ma anche regionale e nazionale.
Risalgono sempre agli anni ’70 e ai successivi anni ’80 altre due importanti spedizioni della Parravicini: il Monte Api nel 1978 ed il monte Satopanth nel 1986 (in occasione del 50° anniversario della Scuola).
A partire dagli anni 80 già si entra nell’epoca moderna: la scuola viene guidata principalmente da Marco Polo, Rolando Canuti ed Ernestino Fabbri e successivamente da Daniele Banalotti, Andrea e Gabriele Affaticati. A loro si deve l’introduzione all’interno della Scuola dell’arrampicata libera e l’organizzazione dei primi corsi. A partire dagli anni ’80 l’arrampicata libera si afferma con sempre più forza nel mondo alpinistico ed arrampicatorio e la Parravicini coglie pienamente questo ampliamento di prospettiva (pur mantenendo anche il proprio carattere alpinistico) e si afferma negli anni con i suoi 26 corsi di Arrampicata Libera e con l’alto livello delle prestazioni dei propri istruttori.
Il viaggio iniziato 80 anni fa dalla Stazione della SUCAI ha attraversato tante stazioni e ha visto susseguirsi numerosi passeggeri, ma sicuramente non è ancora finito: ci saranno altre stazioni e altri passeggeri ma la passione per la montagna, l’alpinismo e l’arrampicata c’è sempre stato, c’è e continuerà ad esserci!
ISTRUTTORI
Alberto B.
Alessandro A.
Andrea A.
Daniele B.
Davide N.
Elena P.
Elisa C.
Francesco F.
Francesco G.
Gaia C.
Gilberto N.
Giovanni M.
Giovanni R.
Giulia C.
Giulia T.
Laura L.
Marco C.
Marco L.
Mario V.
Martino C.
Michele P.
Morgen M.
Nicola B.
Oscar S.
Paolo D.
Paolo F.
Paolo L.
Patrick F.
Pietro C.
Riccardo B.
Rossano N.
Simona V.
Sonia G.
Stefano C.